martedì 19 febbraio 2013

Gite di metà dicembre


Emigrante sulla spiaggia di Den Haag
Il 14 dicembre abbiamo fatto la nostra prima vera gita... anche se il motivo principale era andare a Den Haag a registrarci alla municipalità. Nota: se venite in Olanda per più di tre mesi ricordatevi di portare il certificato di nascita... per loro non esistete se avete la carta di identità (che comunque chiedono), ma solo se possono inserire nel loro database anche i nomi dei vostri genitori. Anche se avete ottant'anni. Alla richiesta del perché la risposta è semplice: qui si usa così. E anche se resti per poco non possono sopportare di lasciare due caselle vuote nella tua cartella.
Vabbé... la giornata purtroppo era bigia, ma siamo lo stesso andati alla spiaggia per vedere com'era e come era raggiungibile in tram.
Scusate il cappello, ma ho scoperto che è l'unico che ho in grado di arginare le bordate di vento gelido olandese!
I miei ricordi di infanzia ci hanno portati a mangiare alla casa del pancake... ok, in Olanda si chiamano in altro modo, ma stanotte non mi viene in mente come si scrive... giusto per scoprire che da meraviglia del palato si è trasformata in orrore delle budella...
Il mattino dopo invece, sempre con un secondo fine (provare una mega bici "Babboe" a tre ruote), siamo andati ad Amerfoorst, deliziosa cittadina che avevamo visto già in primavera, con un centro ancora quasi "come una volta" e alcuni negozi di giocattoli a dir poco strepitosi (ok, siamo un po' monotematici, ma sfido chiunque di voi a non rimanerne incantato!!).
C'è anche uno stranissimo museo che andremo vedere alla prossima visita della città (adesso abbiamo la Musumkaart! Musei olandesi, tremate!!) con all'esterno delle cose assurde:
Garitta (penitenza per i custodi che si addormentano all'interno del museo?)

Coviamo qualcosa? Nel giardino ci sono alcune simpatiche sedute a forma di mezzo uovo sodo, compreso rosso al centro. Per fortuna non aveva piovuto di recente.

Spaventose statue mezzo uccelli mezzo uomini, che però alla signorina non facevano alcuna paura.

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