sabato 9 febbraio 2013

Queste non sono cose belle...

In un inglese traballante per la rabbia ecco cosa abbiamo messo sulla porta di casa...
... mi ci è voluta poco più di una settimana per prendere il coraggio di ricominciare a scrivere. Questo post sarebbe dovuto essere quello in cui si parlava della nostra prima "gita" fuori porta (anche se legata alla registrazione in comune a Den Haag), ma mi faceva pensare troppo al Multivan... che dal primo di febbraio ha preso un'altra strada. Ci siamo svegliati come tutti i giorni e, guardando fuori dalla finestra per vedere il tempo, ci siamo accorti che ci avevano rubato la macchina. Non solo la perdita economica è grossa, ma l'essere letteralmente a piedi (ok, anche con tram e bus...) e aver perso tante piccole e grandi cose (seggiolino e giochini della pupa, le nostre adorate amache, per non parlare del resto...) per cui avevamo un legame affettivo ci ha disfatti. Anche perché a questo si è aggiunto un trattamento non proprio adeguato da parte della polizia locale. Chiamati alle 7.30 appena accorti della cosa, l'unica risposta che abbiamo ricevuto, dopo qualche rimpallo di telefonata, è stato "venite in centrale alle 9 per sporgere denuncia".
Già non ci era ben chiaro DOVE andare, ma anche il COME era ovviamente un pochino complesso. Per fortuna santo Henk, il prof. della TU che ci ha fondamentalmente "adottati" era già sulla via di venire a Delft e ha fatto una piccola deviazione per portare Jvan alla polizia e sostenerlo verbalmente oltre che fisicamente durante la denuncia... qui l'inglese lo parlano anche, ma lo capiscono circa quando gli pare a loro...
Tutto questo ci ha lasciato un senso di incertezza e abbandono acuti, anche se abbiamo cercato di reagire al meglio per la pupa.
Lei al momento sembrava non aver accusato gran che il colpo... una volta assimilata la cosa, dopo varie domande tipo "E adesso come lo recuperiamo il Multivan?", il suo desiderio era di prendere "il mio coltellino dalla cucinetta, farli (i ladri) a pezzettini e buttarli nella spazzatura"... letteralmente e senza che noi ci fossimo esposti troppo su cosa avremmo potuto farne noi di quei farabutti che non hanno avuto nemmeno il rispetto per una bimba e per le sue necessità. Una volta almeno c'era un minimo di decenza anche tra i ladri, che magari tenevano conto se le loro azioni potevano far del male in qualche modo a dei bambini...
Ormai è una settimana che dorme con noi e non ne vuole sapere del suo lettino, dal quale teme di essere portata via di notte (come l'auto). Per fortuna vediamo i nonni via Skype, perché pensava, a un certo punto, che potessero essere spariti pure loro...
Mentre gioca sembra distrarsi, ma poi fa continui riferimenti alla macchina o al furto. Nemmeno noi riusciamo ancora a digerire la cosa, ma per lei è mille volte più difficile classificare l'accaduto, comprenderlo e superarlo.
Vabbé, adesso sapete perché mi sono un po' bloccata nel recupero dei resoconti, ma tenterò di riprendere le comunicazioni a breve...
Prima uscita senza auto per ri-comprare un trenino in legno che avevamo lasciato nascosto in macchina per farle una sorpresa... per fortuna nella cantinetta della casa abbiamo trovato un simpatico carrellino, che la pupa ha subito preso come gioco... per fortuna!

Salto di giubilo alla vista della scatola...

Apertura della stessa

Collaudo del tracciato

Tuuuuu Tuuuu!

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